Se si dovesse identificare la parola più adatta per descrivere le peculiarità tecnologiche di questi anni, probabilmente la scelta cadrebbe su “applicazione”, oppure sul suo abbreviativo “app”. Complici lo sviluppo progressivo della tecnologia smart e della cosiddetta economia di condivisione o “sharing economy”, le applicazioni per smartphone o pc sono diventate lo strumento predominante nel mondo del lavoro, degli scambi e delle attività commerciali, rendendosi pressoché indispensabili a chi cerchi oggi di lanciarsi nel mercato.
Parlare di app significa quindi parlare di un universo vasto e articolato, altamente professionalizzato, che unisce uno sguardo creativo sul futuro alla capacità tecnica di trasformare un’idea in codici e stringhe e, in buona sostanza, di darle vita reale. E non è un caso, infatti, che ad oggi maneggiare i linguaggi di programmazione ed essere in grado di offrire servizi di creazione di siti web ed app collegate siano considerate skills di valore ed importantissime nel mondo aziendale, delle start-up e della comunicazione.
Negli ultimi anni, sono nate applicazioni per ogni cosa. Si passa dalle applicazioni social per restare in contatto con amici, conoscenti e parenti in tutto il mondo, alle applicazioni di sharing, che permettono cioè di condividere beni o servizi sulla base del reciproco bisogno e della vicendevole necessità. Ci sono poi le app specifiche per restare aggiornati sulle attività di una catena di negozi, per essere a conoscenza delle novità o per interagire direttamente con un’azienda. Quel che è certo, è che le app forniscono servizi sempre più articolati e vari e sono diventate capaci, nel corso degli anni, di sopperire ad esigenze e necessità molto diversificate e in qualunque ambito: moda, food, tecnologia, viaggi, cultura, persino artigianato o agricoltura. Sono quindi la testimonianza perfetta della possibilità reale di commistione tra innovazione e tradizione.
Le potenzialità delle applicazioni si muovono nel campo della progressiva digitalizzazione dei processi lavorativi e della comunicazione, che rischia però di lasciare scoperte attività per definizione lontane – o che non si sono mai realmente interessate – dal mondo della tecnologia e della promozione web. Per tale motivo, sono sempre più diffuse le realtà individuali o aziendali che, forti della loro preparazione professionale, offrono servizi di affiancamento alle piccole e medie imprese nella promozione delle loro attività nel mondo del web e del social web, permettendo loro di non essere escluse da un ambito sempre più predominante, e in costante e velocissimo mutamento.
Un ottimo esempio in questo senso è Witapp.it, nata da un’idea di Giovanni Pugliese e Francesco Ferraro e improntata sulla volontà di mettere la propria esperienza al servizio del miglioramento dell’efficienza delle organizzazioni tramite l’utilizzo dedicato delle nuove tecnologie, con attenzione particolare al mondo del web e del mobile web. Witapp, infatti, offre servizi di creazione di applicazioni specifiche, di siti web ed e-commerce e di servizi integrati, corredati da programmazione specifica, licenza d’uso lifetime (che non richiede cioè canoni mensili da pagare per poter utilizzare il prodotto, fatta eccezione per un canone annuo di aggiornamento così che l’applicazione possa essere utilizzata anche sui sistemi nuovi del futuro) e integrazione con il network gestionale del cliente.