Archivio della categoria: innovazione

Totem interattivo da esterno: un nuovo modo di comunicare

Il totem outdoor interattivo rappresenta un nuovo sistema dove creare circuiti di informazione digitale. Le persone possono accedere ai contenuti utilizzando il display touchscreen, grazie al quale cercare informazioni, navigare sul web e consultare mappe interattive delle città per conoscere il posizionamento di siti strategici, come alberghi, negozi e ristoranti. Il totem da esterno Hdds Vision diventa così una sorta di punto informativo per cittadini e turisti, rappresentando per le società un nuovo modo di comunicare.

Il totem è costruito in maniera tale da non temere l’azione degli agenti atmosferici né atti vandalici. In base anche alle diverse condizioni climatiche, il dispositivo può essere dotato di condizionamento o riscaldamento che mantengono costante la temperatura interna, in modo da prevenire malfunzionamenti o deterioramenti dell’apparecchiatura. E’ inoltre possibile verificare lo status e la temperatura del monitor, programmare l’accensione e lo spegnimento automatico e controllare il corretto funzionamento del totem. Il telaio in alluminio ed un vetro multistrato antisfondamento proteggono il totem da eventuali atti vandalici.

Il totem può anche essere personalizzato secondo le abitudini e le esigenze del cliente, in quanto può essere integrato con webcam, Wi-Fi, smart card e numerosi altri servizi. Le aziende possono pubblicizzarsi conferendo al totem da esterno un aspetto particolarmente accattivante ed esteticamente bello da vedere. Si può verniciare lo chassis del totem e customizzarlo, con l’applicazione dei colori e dei loghi che rappresentano una determinata società.

La comunicazione tra azienda e clientela diventa bilaterale: la società rende fruibile all’utente il proprio sito web e tutti i suoi servizi personalizzando l’interfaccia grafica, ma allo stesso tempo l’utente stesso tramite il totem può accedere alle informazioni di cui ha bisogno in qualsiasi momento, in totale autonomia ed in luoghi differenti. Oltre ad essere dei veri e propri punti di informazione turistica, i totem outdoor sono l’ideale anche nei centri commerciali, negli hotel, nelle stazioni, negli aeroporti, nei musei, nei negozi, nei ristoranti, nelle fiere, negli eventi ed in generale in tutti i luoghi pubblici dove può accedere una clientela potenzialmente illimitata.

Con una navigazione rapida ed intuitiva gli utenti hanno a disposizione con pochi clic tutte le informazioni di cui hanno bisogno, le potenzialità del totem da esterno però non sono finite qui. Sia da remoto che da locale, in tempo reale l’azienda può modificare e adattare i contenuti anche in base al flusso degli utenti o in base al periodo, offrendo un servizio pensato e dedicato unicamente alle esigenze della clientela di riferimento.

Dal Veneto ecco le Vetrocamere a Led

La tecnologia Led continua a sorprendere. La veneta Energol (Gruppo Ethan), sta sperimentando con successo la possibilità di inserire sequenze di Led nelle cornici delle vetrocamere usate nei normali serramenti allo scopo di ottenere effetti illuminanti non solo nuovi ma anche efficaci sul piano architettonico e della resa cromatica e luminosa.

L’azienda si è già caratterizzata nel campo della sperimentazione di inedite applicazioni dei Led, “inventando” l’albero di Natale a Led alimentato a pedalate collocato per le recenti festività a Villa dei Vescovi a Luvigliano.
“Vogliamo illuminare qualcosa che finora non lo è” afferma il presidente di Energol ing. Antonio Casotto. “E ci stiamo riuscendo attraverso la tecnologia Led, le cui performance non sono soltanto relative al risparmio energetico ma anche ad effetti cromatici e di ridotto ingombro spaziale neppure immaginabili con altre sorgenti luminose. I Led permettono infatti colorazioni e sfumature mutevoli nel tempo anche mantenendo notevoli intensità luminose, un mimetismo pressoché totale della sorgente luminosa, e una straordinaria capacità di adattamento all’ambiente.”
L’illuminazione del futuro, dunque, non solo sarà a Led ma vedrà applicazioni e risultati impossibili da ottenere con le tradizionali sorgenti di luce. “Pensiamo che l’applicazione che stiamo testando” continua l’ing. Casotto “potrà giungere tanto al design d’interni quanto alle moderne architetture, sino ai negozi più raffinati o alle teche dei musei. Se finora i Led sono stati impiegati soltanto come validi sostituti dei tradizionali punti luce, queste recenti sperimentazioni rappresentano il passo successivo: concepire grazie ai Led nuovi stili di illuminazione, impossibili con le sorgenti tradizionali.”


La cultura dell’innovazione in Italia

Il Rapporto La cultura dell’innovazione in Italia delinea un quadro in chiaroscuro del nostro rapporto con la tecnologia. Siamo convinti che aiuti, ma anche prudenti e, in grande maggioranza, contrari a ogm e nucleare. Informati su web ed energie, però non su nanotech, clonazione e farmaci intelligenti. Il contatto umano? Prevale. E la donna è considerata ‘meno tecnologica’. Nord e Sud staccati solo su alcuni aspetti

L’indagine sulla cultura dell’innovazione in Italia 2010 – realizzata dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr) di Roma – è al suo secondo anno di realizzazione con alcune novità: la caratterizzazione regionale, il raddoppio delle interviste (da 2000 a 4000) e la presa in esame di una sola classe d’età, 30-44 anni, particolarmente significativa per il tema.

Il Rapporto, realizzato in collaborazione con Cotec-Fondazione per l’innovazione tecnologica e con il mensile Wired, segnala innanzitutto che per il 70% la tecnologia è utile per conciliare vita personale e professionale e per sfruttare meglio il tempo. In un’ipotetica ‘bilancia tecnologica’ dei rischi-benefici, su dieci opzioni, presentano un saldo negativo solo OGM e nucleare, su cui è ben disposto solo il 24,5% degli uomini e il 16,7% delle donne. Per tutte le altre (energia solare e rinnovabili, internet, cellulari, medicine e nuove tecnologie mediche, treni ad alta velocità, adeguamento di tutte le tratte ferroviarie nazionali, inceneritori e termovalorizzatori) i benefici superano i rischi percepiti. Ad esempio, si conferma dallo scorso Rapporto la visione positiva dell’uso delle cellule staminali: un’occasione da cogliere per il 64%.

“Il concetto di innovazione è legato soprattutto a quello di sviluppo, sia per gli uomini (47,1) sia per le donne (47,8%), mentre quello di rischio è percepito come un pericolo in particolare dalle donne (44,8% contro il 38,1 dei maschi)”, spiega il direttore dell’Irpps-Cnr, Sveva Avveduto. “L’innovazione è considerata ad esempio utile per aumentare i posti di lavoro e andrebbe dunque applicata nelle imprese (17%), investendo in formazione permanente (16%) e di base (12%) ma soprattutto innovando nella società a tutti i livelli (25%)”.

Amplissima la maggioranza per le posizioni di cautela: oltre l’80 per cento è in disaccordo con l’immettere sul mercato prodotti e servizi innovativi a velocità eccessiva, al fine di avvantaggiare la società, e più del 70% è a favore del ‘principio di precauzione’ sull’uso delle tecnologie.

Ma chi deve decidere su questi temi? Prima di tutto gli scienziati, poi ‘tutti i cittadini’, a conferma della preferenza per la partecipazione diretta su quella rappresentativa, benché gli italiani si sentano ben informati solo su alcuni temi, quali la trasformazione della spazzatura in combustibile e i pannelli solari e fotovoltaici, il web 2.0, internet più avanzato e i social network (usa il web l’86% dei 30-44enni e il 96,7% di quelli occupati di alto livello). Ammettono altresì di essere poco o per nulla informati su nanotecnologie (il 72,8%), clonazione terapeutica (74,6%) e farmaci intelligenti (63,9).

“Il contatto umano prevale sulla tecnologia: non rinuncerebbe per una settimana a incontri gli amici il 56,3% e a sentirli al telefono il 23,1; molto più facile staccare email o sms (5,2%) e social network (3,6%)”, prosegue Adriana Valente, autrice dell’indagine. “Nell’acquisto di un prodotto telefonico, audio e video, il 48,7% identifica l’affidabilità con la notorietà del marchio e, dopo i costi, incidono le qualità ecologiche più di quelle funzionali e del design”.

Secondo l’83% degli italiani l’innovazione tecnologica ha migliorato la qualità di vita delle donne, ma solo il 60% pensa che migliorerà anche quella delle generazioni future. In generale, l’82% giudica la vita femminile odierna migliore di quella precedente ma appena il 48% pensa che le donne di domani avranno una vita ancora migliore.

“Il 92% ritiene che l’istruzione universitaria sia ugualmente importante sia per un ragazzo che per una ragazza, ma il 29% ritiene che le donne siano più adatte allo studio delle discipline umanistiche, il 25,3% che affrontino il lavoro con minore razionalità e quasi il 30% che gli uomini sfruttino meglio la tecnologia nell’ambiente di lavoro”, avverte la coautrice del rapporto, Loredana Cerbara. “Emerge insomma una immagine della donna meno ‘tecnologica’, tanto che solo il 28% è pienamente d’accordo che la tecnologia sia un’opportunità per diminuire lo svantaggio femminile nel lavoro, anzi potrebbe essere una ‘trappola’, come parrebbe dalle risposte sul rischio che la tecnologia finisca per aumentare il tempo lavorativo delle donne: il 39% è d’accordo, il 25% solo in parte, il 30% in disaccordo”.

Da segnalare inoltre il 29% del campione secondo cui in un momento di crisi è meglio che siano gli uomini a conservare il posto, anche se solo il 14,6% ritiene che i maschi siano ‘capi’ migliori e appena il 12,8% che siano migliori leader politici.

Infine, alcune specificità regionali evidenti: la suscettibilità al ‘marchio’ dei prodotti hi tech, oltre il 50% in quasi tutto il Centro-meridione; il maggior bisogno di informazione sulla tecnologia in Sardegna, Campania e Basilicata; la differenza nell’uso di internet, dove sono leader Friuli Venzia Giulia (94%), Emilia Romagna (93,5%) e Trentino Alto Adige (91,5%), mentre Campania (26,1%), Sicilia (24%) e Calabria (21,7%) sono in coda; la minor propensione a pensare che l’innovazione abbia migliorato la vita delle donne al Sud; il maggiore uso dell’home banking al Nord. Le regioni sono molto vicine, invece, nella percezione di rischi e benefici dell’innovazione, sul ruolo degli scienziati nel processo decisionale e sull’energia nucleare.

Interazione tra uomo e macchina: il riconoscimento facciale

Photobucket

Il riconoscimento del volto costituisce una delle tecniche biometriche più avanzate e allo stesso tempo più vantaggiosa: permettere a distanza di riconoscere l’identità della persona anche in contesti non-cooperativi. Il riconoscimento facciale e, più in generale, l’interpretazione automatica delle immagini da parte dei sistemi informatici sta assumendo negli ultimi anni un ruolo di rilievo per quanto riguarda le applicazioni nel campo dell’interazione e della multimedialità tra uomo e computer. Il riconoscimento facciale si distingue principalmente, tra le differenti tecniche di identificazione biometrica, per la non invasività del metodo che ne favorisce l’accettazione da parte dell’utenza. D’altra parte la necessità di estrarre informazioni utili dai dettagli anatomici e somatici del volto, che sono variabili nel tempo (età, aspetto, condizioni ambientali) e nello spazio (orientamento, espressioni, dimensioni del viso), comporta tuttora rilevanti difficoltà nella definizione di una tecnica valida universalmente. Il Face Recognition non è però solo legato alla sicurezza, svolge infatti un ruolo essenziale anche nelle relazioni interpersonali. Le espressioni facciali rappresentano una delle modalità in cui si manifestano i caratteri o le variabili sulle unità osservate (es. per lo stato civile: nubile, coniugato, divorziato; per l’età: 15,18,55,…). attraverso cui manifestiamo le emozioni, e riflettono inoltre altre componenti quali l’attività cognitiva, le intenzioni, la personalità e la psicopatologia di un individuo. Rispetto ai canali verbali e vocali, alcuni studi di tipo psicologico hanno poi mostrato che le espressioni giocano un ruolo considerevole nella comunicazione interindividuale per l’efficacia che queste hanno nel trasmettere un messaggio tra diversi interlocutori.

Tecnologia e innovazione. Prossima scadenza Start Cup Milano Lombardia

 

Questo blog parla di tecnologia, technology,  startup e venture capital

 

 

Prossima scadenza Start Cup Milano Lombardia

Ti ricordiamo che sta per scadere l’edizione 2009 della Start Cup Milano Lombardia, la business plan competition che favorisce la nascita di nuove imprese ad alto contenuto innovativo.

Se hai un progetto imprenditoriale per lo sviluppo di prodotti o servizi che abbiano prospettive di successo commerciale, puoi inviarci il tuo Business Plan fino al 21 settembre.

Questa è la data entro la quale il materiale deve pervenire alle segreterie organizzative, sia che venga consegnato a mano, sia che venga spedito tramite raccomandata A/R.

I progetti ricevuti oltre il 21 settembre non saranno ammessi al concorso.

Per ogni informazione e per partecipare alla Start Cup Milano Lombardia, scarica dalla sezione Regolamento di questo sito il Regolamento e i documenti per la partecipazione oppure contatta una delle Segreterie Organizzative.


La finale della Start Cup Milano Lombardia si terrà al Politecnico di Milano il 27 ottobre p.v. Una giuria di esperti selezionerà i migliori progetti imprenditoriali e assegnerà premi in denaro (10.000, 7.000 e 5.000 €) e la possibilità di chiedere l’accesso ad uno degli incubatori delle università organizzatrici.

Verranno inoltre assegnati alcuni premi speciali:

Premio speciale Accenture di 5.000 € (Accenture)
Premio speciale alla migliore idea imprenditoriale dell’area lecchese di 4.000 € (Provincia di Lecco, Camera di Commercio di Lecco e Univerlecco)
Premio speciale alla migliore idea imprenditoriale dell’area comasca 4.000 € (Camera di Commercio di Como, Univercomo)
Premio speciale “Bright Future Ideas Award” – Viaggio a Londra e incontri presso la sede di UKTI, premiazione agli UK-Italy Business Awards (British Consulate General and UK Trade & Investment Milan)
Premio Speciale IBM (IBM Italia) – Il progetto imprenditoriale vincitore potrà usufruire gratuitamente, per 2 settimane, dei servizi dell’IBM Innovation Center
I primi cinque classificati parteciperanno inoltre al Premio Nazionale per l’Innovazione 2009 che si terrà a Perugia il 3 e 4 dicembre. In palio, per il vincitore assoluto, 60.000 € offerti da Vodafone Italia, partner strategico dell’iniziativa.

La Start Cup Milano Lombardia è coordinata dall’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano e dalla Fondazione Politecnico di Milano e si svolge con il supporto di Comune di Milano, Provincia di Lecco, Camera di Commercio di Lecco, Univerlecco, Camera di Commercio di Como, Univercomo, British Consulate-General Milano e UK Trade & Investment, Accenture e IBM.

www.startcupml.net

Dritte sulla scuola e graduatorie docenti. Dritte bancarie, popolare milano banca e altro


A settembre, a Milano, si svolgerà la giornata nazionale sul tema ICT

10 settembre 2009 – giornata nazionale sul tema ICT

APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea – per conto del MIUR e in collaborazione con Innovhub, Azienda Speciale per l’Innovazione della Camera di Commercio di Milano, promuove la giornata nazionale sul tema ICT, Information and Communication Technologies per il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico.

La giornata ha lo scopo di presentare il V bando del Tema ICT del programma specifico Cooperation parte del Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea (7PQ) e di far nascere riflessioni e suggerimenti per la presentazione di idee progettuali.

La partecipazione all’incontro è gratuita

Per informazioni, Tel. 02 8515.4195 oppure Tel. 02 8515 5235

Programma (in formato pdf 148 kb) e scheda di partecipazione (in formato doc 343 kb)

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