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Medicina territoriale: arriva l’infermiere di famiglia

L’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali della Valle d’Aosta comunica che, nell’ambito delle attività previste dal piano socio-sanitario regionale 2011/2013, sono stati presentati dall’azienda Usl della Valle d’Aosta due progetti volti al potenziamento della continuità assistenziale e della domiciliarità delle cure e, più in generale, allo sviluppo della medicina territoriale, che sono stati approvati dalla Giunta regionale nell’ultima seduta.

«I due progetti – spiega l’Assessore Albert Lanièce – sono direttamente funzionali ai principi enunciati nel piano socio-sanitario regionale. Dal documento programmatico emerge infatti la centralità del bisogno della persona e della famiglia, nelle diverse fasi della vita, e l’attenzione per il territorio quale elemento importante e decisivo per le modalità con cui nascono e si manifestano i diversi bisogni. In questo senso sono stati strutturati i due progetti. Uno è rivolto in modo particolare alle zone montane e prevede sperimentalmente l’individuazione di una nuova figura professionale ».

Cura dei tumori

CNAO Pavia, il Presidente della Regione: Modello per cura dei tumori

Una volta a regime, potrà curare circa 3.000 pazienti all’anno, per un totale di 20.000 sedute nelle tre sale di trattamento. Ha aperto oggi i battenti il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia, il quarto al mondo – dopo i due centri in Giappone (Chiba e Hyogo) e la sede tedesca (Heidelberg) – ad utilizzare questa nuova metodologia di cura, basata sull’azione di fasci di ioni carbonio e protoni, accelerati in un sincrotrone, in grado di colpire con maggiore precisione ed efficacia le cellule tumorali, soprattutto in alcuni tipi di patologia come sarcomi,
tumori pediatrici, al polmone, al pancreas, oculari, al cervello, al midollo spinale, ecc.
“Si tratta – ha detto il presidente della Regione Lombardia durante la cerimonia di inaugurazione alla quale hanno partecipato anche i ministri Ferruccio Fazio, Umberto Bossi e Giulio Tremonti e l’assessore alla Sanità – di una nuova straordinaria struttura, un punto di riferimento e un modello a livello internazionale, frutto della collaborazione di soggetti di primaria importanza, una sorta di ‘dream team’ che riunisce il meglio del pubblico e del privato in Lombardia”.
La Fondazione CNAO vede infatti, come fondatori, i quattro IRCCS pubblici lombardi e lo IEO, tra i partecipanti istituzionali, diverse Università (Politecnico di Milano, Università di Milano e Pavia) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e come partner Fondazione Cariplo.
“Con la giornata di oggi – ha aggiunto il presidente – diamo al nostro Paese un centro di assoluta eccellenza che può fornire nuove e concrete speranze a molti pazienti. E’ una tappa ulteriore del cammino costante di innovazione della nostra sanità, che nasce dalla collaborazione tra pubblico e privato, tra ospedale e territorio e che integra assistenza, ricerca, didattica e formazione”.
“Questa sempre maggiore integrazione tra i vari aspetti – ha detto ancora il presidente – è la frontiera decisiva per costruire una sanità sempre migliore, dare speranze ai malati e anche convogliare investimenti economici”.
Dopo aver ricordato la firma avvenuta la scorsa settimana in Regione per la nascita sempre a Pavia del più grande campus universitario d’Italia (nelle aree del San Matteo), il presidente ha sottolineato come questa sia la fase in cui giungono a compimento in Lombardia alcune grandi nuove strutture ospedaliere, tutte di nuova generazione “ospedali ariosi, spaziosi, in cui far sentire il più possibile a casa i malati” e di nuova concezione, dove “non è più il paziente a dover girare nei vari reparti ma è la struttura a ruotare attorno alle esigenze delle persone”.