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Rivoluzione tecnologia, i nuovi smartphone che diventano tablet

 

Gli smartphone usciti sul mercato negli ultimi tempi sono realmente rivoluzionari. Infatti sono per la maggior parte dotati delle tecnologie più avanzate, a partire dai processori sempre più performanti, fino agli schermi touch con risoluzioni degne di un monitor di PC, e dotati di funzionalità sempre più innovative ed all’avanguardia.
Anche per quanto riguarda il mercato dei tablet, le case costruttrici non si sono di certo risparmiate, continuando anche nel mondo dei fratelli maggiori degli smartphone quella guerra che è in atto da ormai parecchi anni, il tutto per portare tra le mani dei consumatori dei dispositivi sempre più performanti.
Quella che però sembra essere la vera e propria rivoluzione in atto nel mondo di smartphone e tablet è stata introdotta dalla Asus, con il suo nuovo smartphone, il PadFone, il primo smartphone che si trasforma in un tablet all’occorrenza, già arrivato alla sua seconda generazione.
Questo splendido device è uno smartphone con monitor da 4.7”, dotato di tutte le ultime tecnologie, monta il sistema operativo Android, ed all’occorrenza si può incastonate in una station con schermo da 10.1” che lo trasforma in un tablet vero e proprio, raddoppiandone anche l’autonomia della batteria. Online è anche possibile trovare un sito che ha in offerta il nuovissimo PadFone 2 al prezzo più basso.
Il PadFone 2 potrebbe veramente dare il via ad una nuova generazione di smartphone versatili, che si possono trasformare all’occorrenza nel dispositivo che ci serve. Questo genere di trasformazione era già stata introdotta nel mondo dei personal computer, anche dalla stessa Asus, con risultati eccezionali.
Non è raro trovare online anche il nuovo Sony Tap 20 in super offerta, il PC All in One che diventa un tablet con uno schermo da 20” a disposizione, probabilmente poco trasportabile, ma con performance oltre la media.
Tutte queste rivoluzioni sono con tutta probabilità figlie del fatto che ormai le richieste dei consumatori si stanno dirigendo verso dispositivi in grado di fare fronte a qualsiasi esigenza, e di adattarsi in fretta alle varie situazioni. Per cui dopo i tablet che possono telefonare ben vengano gli smartphone che possono fare i tablet.

L’Aquila rinasce anche con l’aiuto di Google

Se L’Aquila chiama Google risponde; lo fa mettendo a disposizione la tecnologia  a favore  di chi ha voglia di rinnovare e di rinnovarsi proprio come L’Aquila ed i suoi abitanti che non si sono arresi dinnanzi al sisma che nel 2009 li ha colpiti distruggendo l’intero Paese.
In data 14 giugno è partito “Noi L’Aquila“,  una progetto concreto che vede la partecipazione di Google in veste di promotore, legato alle origini ed alla storia della città de L’Aquila.
La tecnologia offre aiuto alla gente, entra nei loro cuori con un progetto umanitario e di solidarietà “per non dimenticare” e proprio grazie ad essa e a strumenti d’avanguardia si apre la strada ad una possibilità concreta per aiutare L’Aquila a ricostruire l’immagine simbolo dell’identità del Paese e dei suoi cittadini.
Google sta dando prova di grande umanità e forte spirito di collaborazione con questo progetto di ricostruzione  della memoria de L’Aquila. Un progetto che vede anche la partecipazione di altri Paesi, in quanto “progetto internazionale“, per tutti quanti hanno il desiderio di dare un contributo vero, reale, simbolo di solidarietà e di rispetto per una tragedia che potrebbe colpirci tutti quanti a prescindere dallo Stato o nazione.
Google si identifica nello specifico attraverso la piattaforma virtuale powered by Google www.NoiLaquila.it , un mezzo a disposizione di tutti gli utenti per rappresentare L’Aquila attraverso immagini e racconti, affinchè il terremoto del 2009 resti un ricordo, ma resti anche e soprattutto un punto di inizio su cui ricostruire l’esistenza dei cittadini e del Paese.
Un progetto  gratuito per tutti e dove è possibile usufruire di strumenti quali Google Sketch Up e Google Building Marker  per poter conoscere, vedere, verificare, toccare quasi con mano i nuovi mattoni su cui si poseranno le nuove costruzioni.
Collaborano a questa iniziativa anche le autorità cittadine e le comunità locali, e Google con loro. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono decisamente nobili, ovvero “non dimenticare L’Aquila“, affinchè anche le nuove generazioni sappiano  coinvolgere in questo l’intera comunità web  partendo da una realtà virtuale che è resa sempre piu’ concreta.

Le immagini hanno un ruolo fondamentale in questo progetto, perchè raccontano quello che il Paese era  ma raccontano anche la forza di un Paese che non si spezza, cade ma si rialza e trova una nuova identità.
Google è pronto a sottolineare la forza di una comunità che mai si è arresa alla sciagura, che ha pianto lacrime di dolore, è vero, ma non ha esitato un solo attimo a rialzarsi.
Decisamente toccante il tour virtuale che realizza la possibilità, sempre grazie alle immagini, di vedere l’evolversi del progetto ma che serve soprattutto a riscattare L’Aquila nel settore turismo.
A disposizione, sempre per mezzo di Google, la tecnologia 3D, sempre in forma gratuita per tutti coloro che mai se ne sono andati da L’Aquila e per tutti coloro che ci sono ritornati, ma anche per tutti coloro che arrivano per la prima volta e vogliono dare il loro contributo.

E’ possibile infatti partecipare all’iniziativa nella struttura installata proprio al centro della città dotata di schemi LCD nonchè di postazioni per pc, creata appositamente per dare prova del progetto e permettere alle persone di rivivere la vera storia de L’Aquila attraverso i sapori della storia e delle origini che lì all’ Aquila sono rimaste e non se andranno mai.

Nuova iniziativa sull’Innovazione in Campania

Nasce l’Area Servizi per la Ricerca e l’Innovazione, l’Alta Formazione e lo Sviluppo del territorio della Regione Campania (ASeRC)

Facilitare l’interscambio e la collaborazione tra ricerca e imprese. Promuovere sviluppo sostenibile, a basso impatto ecologico-ambientale, e sviluppo economico-sociale per salvaguardare la salute e migliorare la qualità della vita, attraverso la creazione di una tecno-struttura di supporto.

È l’obiettivo dell’accordo, sottoscritto lo scorso 4 giugno, fra l’Università di Napoli Parthenope (Capofila), l’ASL Napoli 2 Nord, l’IRCCS Fondazione “G. Pascale” Napoli, la Provincia di Caserta, con la collaborazione di Consorzio per l’Area di Ricerca (Trieste), Fondazione Censis (Roma), London School of Economics e Università di Oviedo, Cambridge e Manchester.

L’idea di creare una tecno-struttura di supporto nasce nell’ambito del progetto di formazione Karma@PA, di cui il Consorzio per AREA Science Park è stato uno dei promotori. Karma fa parte di un’ampia e articolata Azione Pilota, cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo, promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito della Misura III.3 del Programma Operativo Nazionale 2000-2006 Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione.


La sua azione, finalizzata all’ aggiornamento professionale del personale dipendente di diverse tipologie di Amministrazioni ed Enti Pubblici operanti nelle regioni del Mezzogiorno dell’ex Obiettivo 1 (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), ha promosso il training di 50 discenti selezionati. Il percorso formativo, basato sul “learning by doing”, ha visto AREA Science Park responsabile di una fase di formazione integrativa di tipo pratico, concretizzatasi nell’organizzazione di seminari, workshop, visite e incontri presso aziende innovative, distretti produttivi, parchi scientifici e tecnologici, organismi e strutture della Regione Friuli Venezia Giulia E proprio sulla scia del progetto Karma e del successo cha ha riscontrato, è emersa l’idea di creare una struttura di servizio e di promozione – una tecno-struttura – per facilitare e abbreviare i processi di attuazione delle idee progettuali, creando un network con le strutture dedite al trasferimento tecnologico e agevolando un’integrazione tra Educazione/Formazione, Ricerca, Innovazione, Trasferimento Tecnologico e Mondo del lavoro.

La creazione della suddetta struttura di supporto, per ora in fase embrionale, prevede l’individuazione di molteplici competenze che la rendano autonoma e in grado di auto-sostenersi dal punto di vista economico-finanziario.


Quando la tecnologia fa business: aperte le iscrizioni al Business Day

Quando la tecnologia fa business: aperte le iscrizioni al Business Day

Una giornata per scoprire risultati, tecnologie e prodotti delle realtà più innovative insediate in uno dei principali Parchi scientifici europei. Un’opportunità per imprenditori, manager e venture capitalist italiani e internazionali, in cerca di nuovi sbocchi, nuove idee, nuove collaborazioni, di intessere relazioni e alleanze con aziende e centri di sviluppo tecnologico che operano sulla frontiera dell’innovazione. Tutto questo è il Business Day, la giornata in cui imprese e centri di ricerca di punta di AREA Science Park, il parco scientifico e tecnologico di Trieste, si aprono al confronto con operatori del mondo imprenditoriale e finanziario, proponendo il meglio del proprio bagaglio di tecnologie e prodotti per valorizzarne il potenziale di “business”.

All’appuntamento, in calendario il 2 ottobre 2009, sono invitati grandi e piccoli attori del mondo imprenditoriale italiano ed estero, per incontri one to one che favoriscano la nascita di collaborazioni tecnologiche, commerciali di ricerca e di altro tipo. Il Business day vuole creare connessioni fra ricerca e impresa, ma anche aiutare a comprendere esigenze e problematiche di un mercato in continua evoluzione, attraverso approfondimenti dedicati a imprenditori, manager e operatori del sistema dell’innovazione. “Il mercato oggi richiede prodotti ultrasofisticati, tecnologie frutto di un lavoro sempre più legato a competenze diversificate e trasversali, ricerche sempre più costose – spiega Giuseppe Colpani, direttore generale di AREA. Per essere componente attiva di un mercato che combatte la crisi finanziaria, bisogna rispondere alla continua richiesta di cambiamento e innovazione. E questo lo si può fare anche favorendo le opportunità di business tra le aziende. Creando una rete di comunicazione e di iniziative comuni, si amplificano le opportunità e ci si attrezza per competere meglio su un mercato più ampio e complesso rispetto al passato”.


Il Business Day è alla sua seconda edizione. La prima, nel 2008, ha visto la partecipazione di 100 aziende e l’organizzazione di ben 130 incontri one to one, riscuotendo un successo misurato anche da un questionario di feedback compilato dai partecipanti, che ha rilevato il 75% di indice di gradimento. Quest’anno le aziende del parco scientifico coinvolte nel Business Day presentano uno spettro di tecnologie ancora più ampio e diversificato: farmaceutica, diagnostica, biotecnologie, informatica, telecomuinicazioni, robotica, nuovi materiali, tecnologie ambientali, elettronica. L’elenco completo dei partecipanti e il catalogo delle offerte e delle richieste di tecnologie e partnership sono sul sito www.businessday.it . Da ieri sono aperte le iscrizioni on line gratuite a tutti coloro interessati a partecipare. Business Day 2009 si svolge con il supporto di Enterprise Europe Network (la rete europea di servizi alle imprese promossa dalla Direzione Generale Impresa e Industria). Media partner: Radio24 (Gruppo Sole24Ore) e Innov’Azione – rivista dell’ecosistema dell’innovazione italiana. In collaborazione con: Nordesteuropa.it e l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea. Ufficio Stampa – tel. 040 3755221 040 3755189 cell. 335 1236284 Se ti è piaciuto questo articolo ti potrebbe interessare il nostro blog dedicato all’innovazione.

Una laureata friderciana tra i quattro italiani al Biocamp Novartis

Una laureata friderciana tra i quattro italiani al Biocamp Novartis

E’ Eva Coppola la giovane ricercatrice laureata alla Federico II che prenderà parte al Novartis Biotechnology Leadership Camp – Biocamp, seminario esplorativo che approfondisce temi legati alla ricerca farmaceutica e al settore biotech.

La Coppola, insieme ad altri tre giovani laureati italiani, insieme ad altri 36 talenti europei selezionati per partecipare all’evento.

Biocamp, in programma dal 24 al 26 agosto a Basilea, è un ‘seminario esplorativo’, giunto alla terza edizione, che offre a laureati o laureandi in facoltà scientifiche l’ opportunità di confrontarsi con esperti mondiali di biotecnologie mediche.

Il record di candidature quest’anno è tutto italiano, con ben 330 richieste di partecipazione all’iniziativa.

I prescelti sono già coautori di numerose pubblicazioni. Oltre a Eva Coppola, oggi è ricercatrice presso l’ Ecole Normale Superieure di
Parigi
, parteciperanno al Biocamp Fabrizio Piazza, 30 anni, laureato alla Statale di Milano, ricercatore presso l’ Università di Milano Bicocca; Francesco Saladini, 26 anni, laureato all’Università di Siena dove frequenta il dottorato in Biotecnologie microbiche e Sara
Santinelli, 26 anni, laureatasi nel 2009 all’ Università La Sapienza di Roma, vincitrice di una borsa di studio per un periodo di 24 settimane presso un Centro ricerca europeo.

Due tra i partecipanti al seminario saranno selezionati per il BioCamp internazionale che si terrà a Cambridge, negli USA, dal 27 al 31 ottobre 2009.

Per informazioni:

www.novartis.it

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