Il mondo del web e la sua costante evoluzione: i protocolli ipv4 e ipv6
Fin dalla sua nascita il web è stato uno strumento che non si è mai bloccato sotto il profilo evolutivo, dimostrandosi quindi pronto a rispondere, in maniera adeguata, a tutte le esigenze degli internauti.
Per questo nascono il protocollo ipv4 e ipv6, di cui il secondo è la naturale evoluzione del primo.
Internet e lo spazio
Il concetto di internet, oggi, viene intenso come uno spazio assai vasto che permette di inserire informazioni e portali di navigazione in grande quantità.
Ma fin dalla sua nascita, avvenuta attorno agli anni 90, il problema dello spazio del web era un argomento abbastanza discusso, seppur non in termini approfonditi come potrebbe essere oggi.
Internet, infatti, ha una limitata capacità relativa alla gestione delle diverse informazioni la quale diminuisce con l’aumentare delle stesse e della presenza dei siti di navigazione presenti online.
Maggiormente spaziosi essi sono, minore è la dimensione disponibile residua del web in tutto il suo complesso.
E grazie a questa equazione entra in ballo anche il concetto di velocità e di protocollo di comunicazione che rende maggiormente rapida la navigazione online.
Per evitare che internet si riducesse ad essere un luogo virtuale troppo affollato, col passare degli anni sono stati creati i protocolli ipv4 e ipv6 che gli hanno consentito di essere evoluto sotto il profilo tecnologico.
La nascita dei protocolli di comunicazione
La necessità ha fatto in modo che sul web venissero sviluppati i protocolli ipv4 e ipv6 i quali hanno permesso al web di essere maggiormente piacevole da sfruttare ed in grado di rispondere alle richieste di coloro che, fin dalla sua nascita, sfruttavano per diversi motivi internet.
A vedere la luce per primo è stato il protocollo ipv4: esso è caratterizzato da un indirizzamento a 32 bit che, in termini pratici, consente al web di sopportare la presenza di oltre 4 miliardi di siti nel suo spazio.
Questo protocollo, che ha fatto la sua storia, agli inizi degli anni 2000 è stato in grado di rendere internet veloce e di garantire la nascita di un numero abbastanza vasto di portali online.
Come facilmente intuibile, grazie alla diffusione del web ed al fatto che oggi chiunque può creare un portale online, il protocollo ipv4 è stato ritenuto obsoleto ed è stato costretto a lasciare spazio al suo successore, ovvero al protocollo di comunicazione ipv6.
Le differenze tra ipv4 e ipv6
Se in un primo periodo vi è stata una sorta di collaborazione tra i protocolli ipv4 e ipv6, oggi solo il secondo dei due risulta essere attivo.
Esso si contraddistingue innanzitutto per un campo d’indirizzi di 4 volte superiore rispetto al primo protocollo: i 128 bit sono sinonimo di oltre 17 miliardi di siti di navigazione presenti online, con una media di circa 1.500 per ogni metro quadrato di superficie terrestre reale.
La sicurezza dei pacchetti crittografati, nonché lo scambio rapido e continuativo, è una caratteristica che contraddistingue il protocollo ipv6 ed inoltre si parla di un numero di funzioni maggiormente presenti grazie alla creazione di questo protocollo.
Oggi, di conseguenza, parlare di protocolli ipv4 e ipv6 si allaccia direttamente alle differenze tra i due ed al mettere in mostra come, il secondo, sia maggiormente performante e sicuro del primo.
Questo finché anche ipv6 non verrà ritenuto obsoleto e dovrà lasciare, a sua volta, spazio ad un nuovo protocollo ancor più potente.
Fonte: fastadsl