Uania: la giusta soluzione per far decollare la rivoluzione digitale in Italia

Rivoluzione digitale, trasformazione digitale, digitalizzazione, questi e molti altri sono i termini che ricorrono in modo sempre più frequente nel nostro paese. Sono cambiamenti importanti, che tutti stanno accogliendo a braccia aperte. È normale che sia così. In parte ovviamente questo sentimento è dettato dal fatto che tutti vogliono cercare di diventare sempre più moderni, al passo con i tempi che corrono, sempre più sulla cresta dell’onda, di conseguenza anche concorrenziali rispetto agli altri paesi. In parte questo sentimento è invece dettato dalla voglia di crescere e svilupparsi dal punto di vista economico. Sì, perché laddove c’è digitalizzazione, c’è crescita, anche perché il digitale permette di ottenere un risparmio intenso sia di tempo che di soldi. 

Nonostante siano cambiamenti che tutti stanno accogliendo a braccia aperte, c’è un elemento negativo che quasi nessuno prende in considerazione e che merita invece di essere portato alla luce. Stiamo parlando del gap digitale, che nel nostro paese è purtroppo davvero molto intenso. 

Giuseppe Dipierro, Founder e CTO di Uania

Il gap digitale, di cosa si tratta

Quando parliamo di gap digitale facciamo riferimento al fatto che il nostro paese è diviso tra chi possiede la connettività ad alta velocità e chi invece non la possiede affatto. Le zone dove è presente la connettività ad alta velocità, sono più ricche e concorrenziali. Le zone invece in cui la connettività ad alta velocità non è esente, non possono raggiungere la stessa ricchezza, non possono svilupparsi adeguatamente. Stando a quanto riportato dall’Istituto per la Competitività I-Com, sembra che il 25% del territorio italiano si trovi proprio in questo secondo gruppo, privo di connettività e tecnologie all’avanguardia. 

Il governo si sta muovendo per cercare di colmare il gap digitale attualmente vigente in Italia. Grazie ad investimenti di 3,8 miliardi di euro, si spera di riuscire entro il 2026 infatti a connettere il 68% del paese con rete ultraveloce e velocità di accesso a internet di 1Gbps. Il dubbio che questo obiettivo non possa essere raggiunto c’è. Inoltre, ci si chiede se la connettività possa essere adeguata alle operatività aziendali. Perché è necessario che si tratti di una connettività continua, che possa garantire continuità stessa quindi al lavoro. Forse è bene andare alla ricerca di soluzioni alternative che siano in grado di garantire tutto questo e che consentano anche di ottenere l’indipendenza dall’operatore, come la soluzione di Uania

Uania, la soluzione ad hoc per far decollare la rivoluzione digitale in Italia 

Come spesso accade, le migliori soluzioni arrivano dalle start up, da tutte quelle realtà che hanno un’idea originale, fuori dagli schemi, altamente tecnologica da far scendere in gioco. Pensiamo ad esempio a Uania, la cui soluzione è stata pensata proprio per supportare la crescita tecnologica, di conseguenza anche economica, sia a livello locale che a livello nazionale. È una soluzione basata sulla tecnologia Plug&Play che permette di aggregare le connessioni presenti sul territorio in un unico canale, ovviamente protetto e in grado di garantire la massima sicurezza possibile.  La velocità totale dipende dalle connessioni presenti, ma è sempre elevata e adatta per salvaguardare la business continuity. 

Questa soluzione è composta da tre ingredienti. In primis troviamo il dispositivo UaniaBox, che il cliente deve installare direttamente laddove vuole che la connessione arrivi, un piccolo dispositivo simile ad un classico router. Troviamo poi UaniaCloud, il data center dove la magia effettivamente ha luogo.. Infine, è importante ricordare UaniaDesk, una piattaforma nata da poco che permette ai clienti di ottenere assistenza direttamente dal team di esperti di Uania. È quindi possibile evitare che il cliente finale resti da solo senza connessione e rendere più semplice la risoluzione dei problemi.

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